Suggerimento di conservazione

Il dragoncello si conserva bene in frigorifero all’interno della nostra confezione per qualche giorno.

Vaschetta 30 gr
Su richiesta grammature personalizzate

L’origine del suo nome è ancora tutta da scoprire, sebbene molti lo associno alla forma delle sue radici che ricordano un groviglio di code di drago. 
Quest’erba aromatica si sposa bene con frutti di mare, uova, carni arrosto, verdure e riso.
In Toscana ne fanno un uso eccezionale, mail suo habitat naturale sono le salse, provare per credere!

Pesto di dragoncello

Ingredienti:

  • 4 rametti Dragoncello
  • 50 g Mandorle
  • 10 g Pinoli
  • 30 g Pangrattato
  • 40 g Formaggio
  • q.b. Olio extravergine d’oliva

Frullare tutti gli ingredienti nel mixer, eccetto l’olio, he va aggiunto alla fine in base alla densità voluta. 

Dragoncello in cucina

In Francia usato sin dal XVI secolo tanto che ora non possono più farne a meno; lo usano per insaporire piatti di carne, pesce, uova e minestre di ogni genere. 
Versatile e dal sapore pungente, il dragoncello è anche utilizzato al posto del sale.
Ricorda molto il gusto speziato del pepe, dell’anice e del prezzemolo.
Famoso nella salsa tartara, la salsa bernese e, soprattutto, la salsa al dragoncello toscana. 
Non è finita quì, un altro uso di questa pianta, deliziosa sia d’estate fresca che d’inverno bollente, è il suo infuso:
lasciare in infusione con acqua gassata se bevuta fresca, oppure con una scorza di limone se consumata bollente.

Proprietà

Il dragoncello è famoso per le sue innumerevoli proprietà benefiche, tra cui favorire la digestione, infatti bere un infuso di foglie dopo i pasti aiuta l’eliminazione di gonfiori addominali. 
Quest’erba aromatica è, inoltre, un antisettico naturale, utile contro il mal di gola e le infiammazioni del cavo orale.

Benefici del dragoncello

Ricco di vitamina A e C, alleato naturale contro la stanchezza, il gonfiore intestinale e le infezioni delle vie respiratorie. 
Antiossidante, previene l’invecchiamento cellulare ed è un potente rimedio naturale per rinforzare il sitema immunitario. 
I fiori del dragoncello sono famosi per essere usati nelle tisane ed hanno proprietà  eupeptiche e digestive.
Gli antichi lo usavano ai fini digestivi, ma spesso anche contro il meteorismo e come  stimolante per l’inappetenza.
Il suo olio essenziale è inoltre molto usato nella medicina omeopatica per diminuire ansia, dolori muscolari e cellulite.

Coltivare dragoncello

Se si vuole coltivare in orto, è importante lasciare almeno 50 cm da un cespo all’altro, perchè le sue radici sono particolarmente lunghe ed aggrovigliate.
La semina bisogna effettuarla in genere dopo Aprile, lavorando il terreno in profondità, per far attaccare le radici nella maniera corretta. 
La potatura si fa d’inverno, tagliando i rametti di pochi cm, 2/3 al massimo, con cesoie da giardinaggio ben affilate.